26 ott Un’ipotesi di coordinamento per la tutela dei diritti
In data 26 ottobre 2015, in occasione dell’Assemblea dei soci, è stato presentato un progetto di collaborazione fra Associazioni per la tutela dei diritti da svilupparsi a partire da un Patto prospettato in ipotesi come nella bozza che segue.
La discussione fra le Associazioni, che numerose hanno risposto all’invito, è al momento aperta, con l’obiettivo di raggiungere al più presto una condivisione delle iniziative politiche e culturali finalizzate alla tutela complessiva dei diritti individuali e collettivi.
PATTO PER I DIRITTI (invito alla sottoscrizione)
Le scriventi associazioni sottoscrivono un patto di reciproca collaborazione e condivisione di iniziative politiche e culturali per la tutela dei diritti individuali e collettivi fortemente minacciati dall’ingravescente e progressivo smantellamento dello stato sociale.
La riduzione della spesa sociale nel suo complesso richiede una azione sistematica e coordinata di informazione per documentare l’evidente peggioramento delle condizioni di vita procurato alla gran parte dei cittadini.
I diritti non si tutelano solo singolarmente né, peggio, contrapponendoli tra di loro, ma anche e in particolare difendendoli nella loro totalità.
La difesa di ogni diritto specifico necessita di un rilancio della cultura complessiva dei diritti fondamentali della persona.
La frantumazione delle associazioni per i diritti costituisce un elemento di debolezza superabile solo contrapponendo la forza di idee e iniziative comuni.
Il Patto nasce dalla necessità e dalla consapevolezza che solo unendo le forze sarà possibile conquistare un ruolo di interlocutore nei confronti delle Istituzioni.
Le logiche economicistiche devono essere subordinate al rispetto dei diritti essenziali sanciti dalla Carta Costituzionale.
Alla cultura dei diritti si deve affiancare una rigorosa cultura dei doveri civici , in particolare per quanto riguarda gli obblighi fiscali e contributivi, in tal senso la lotta all’evasione fiscale costituisce il presupposto per la compatibilità e l’esigibilità di tutti i diritti e richiede un profondo cambiamento culturale da parte della società civile.
Per questo occorre dare credibilità e forza alle organizzazioni di tutela dei diritti come elemento di reale sviluppo e progresso , per dare riferimenti ad una politica che ritorni a ricercare i valori fondanti della convivenza civile.
Proposta del Direttivo