Non viviamo nel miglior mondo possibile.
Le logiche e le ideologie economicistiche e finanziarie non hanno risolto i problemi della maggior parte degli uomini.
L’aziendalismo ha pervaso la società italiana anteponendo i valori economici a tutti gli altri.
La logica del profitto e del benessere individuale ha pesantemente condizionato la società, il bene ed il benessere comune, i rapporti tra le persone, la certezza del diritto e i diritti fondamentali e primari della persona.
Pochi possono farcela da soli, per gli altri occorre un’ idea collettiva, un lavoro condiviso, una prospettiva partecipata.
Un concetto di cittadinanza da acquisire proponendo una nuova redistribuzione di doveri, diritti e proposte.
Non c’è futuro senza iniziativa comune, partecipazione,azione politica.
Vogliamo contribuire ad avere un futuro, una prospettiva di sviluppo nuovo, cominciando dalla cosa pubblica.
Vogliamo contrastare la distruzione sistematica del welfare, pilastro della convivenza civile e autentico motore del progresso e dello sviluppo umano.
Consapevoli del disastro a cui porta la deriva corrente affermiamo controcorrente:
Pochi obiettivi chiari e certi da perseguire con fermezza.
Per questo occorre una nuova politica, una nuova etica pubblica.
Occorre la voglia e il piacere di esserci, di partecipare e di contare.
C’è molta forza nelle persone che sanno lavorare insieme.
C’è molta voglia di cambiamento, di giustizia, di rinnovamento.
Vogliamo contribuire a dare voce e coraggio per sconfiggere rassegnazione, tristezza e paure.
Cominciamo noi a fare qualcosa